Marco Fontana
Circoscrizione 1
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Circoscrizioni di Torino
17 novembre 2011

Corteo studenti in centro a Torino, nuove violenze. Una generazione che fa paura

Oggi tensioni alla manifestazione di protesta degli studenti a Torino. Un gruppo di dimostranti ha tentato di forzare un cordone delle forze
dell'ordine nel centro della città, con l'obiettivo di dirigersi verso la sede della Banca d'Italia. I manifestanti sono stati respinti e alcuni hanno lanciato bottiglie e uova contro le forze dell'ordine dislocate  in via Arcivescovado, via Santa Teresa e via S.Tommaso. Ci sono alcuni feriti tra le forze di polizia. Nella mattinata un piccolo gruppo dei centri sociali era stato lasciato transitare sotto l'assessorato al Lavoro della Regione Piemonte: in questo caso non vi sono stati scontri ma solo venti minuti di musica a tutto volume e generici attacchi alle istituzioni locali incapaci di garantire un'occupazione e una casa a tutti i cittadini.

La generazione che ha sfilato in queste ore a Torino e che a Milano ha preso d'assalto la Bocconi fa paura. Fa paura non solo per la violenza fisica e verbale che esercita con grande piacere in ogni occasione, quanto piuttosto per la mancanza di contenuti che l’ispira. E’ una protesta che si riempie la bocca di slogan senza però possedere una reale contro proposta alternativa. Si parla di merito, diritti ma si registra la mancanza di voglia di questi giovani di rimboccarsi le maniche per cambiare la propria situazione economica e famigliare, figuriamoci, più in generale, quella del Paese. Non si tratta di un movimento che chiede il ricambio generazionale, ma di un gruppo di teppisti anarcoinsurrezionali che utilizzano il 'costume da studenti' esclusivamente affinchè sia loro tutto permesso.
 
Ormai le forze dell’ordine sono quotidianamente chiamate a fronteggiare l’intolleranza e l’intemperanza di questi ultrà della protesta e del no a prescindere. Alla faccia che il problema era solo Berlusconi. Fa male vedere come lo Stato debba sprecare risorse per garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica di cortei che dovrebbero essere pacifici, invece di utilizzare il proprio tempo nella prevenzione della sicurezza cittadina.
 
di Marco Fontana
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