Sacrario del Martinetto nuova meta dei tossici

Il Sacrario del Martinetto, monumento a ricordo dell'eccidio di alcuni partigiani nel settembre del 1943 nella Circoscrizione 4, ha dei nuovi abitanti. Da alcuni giorni pare infatti essere diventata la meta preferita dei tossicodipendenti. Una situazione paradossale e mai risolta definitivamente nonostante nello scorso mandato nel parlamentino del quartiere me ne sia occupato in prima persona con decine di interrogazioni, ordini del giorno e interpellanze. Allora il problema era la prostituzione, ad ogni atto politico per qualche mese il problema si risolveva per poi ripresentarsi nuovamente. Ora la situazione si fa più grave, allargandosi anche alla presenza di drogati.

Personalmente penso che le colpe di questa sconfitta sono da dividere equamente tra politica e operatori del sociale. Alla politica manca da un lato il coraggio più che i poteri di esercitare forti pressioni sulle forze dell'ordine affinchè spendano del tempo per evitare in modo continuativo queste forme di degrado, dall'altro non compie un'attività di monitoraggio puntuale per comprendere gli spostamenti della criminalità e per segnalarli a chi di dovere. Agli operatori manca invece la volontà di scendere in strada in prima persona, aiutando le forze dell'ordine nella funzione deterrente. 

Il dramma è che poi ci si fa tanti problemi ad aprire narcosale (sulle quali resto contrario) e case di tolleranza, laddove ormai esse già esistono all'aperto in pieno giorno in molte vie di Torino.