Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
30 settembre 2011

Linea del Metrò 2 i soldi non ci sono ma l'opera resta prioritaria

La criticità dei conti pubblici segna l'ennesima vittima: la linea del Metrò 2. Ad annunciare che i "soldi non ci sono" è stato il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, intervistato dal Tg3. «Di recente - ha spiegato il Ministro - ho incontrato due volte sia Fassino sia il governatore della Regione Cota e so quanto tengono alla realizzazione di quest’opera. Anche il governo ritiene che la seconda linea del metrò sia giusta, quindi cercheremo di trovare gli accordi necessari per costruirla. Però, quando mi si chiede se ho i soldi nel cassetto, devo rispondere di no».

Una vera e propria doccia fredda per i torinesi nonostante l'impegno assunto dal Governo di mantenere l'opera tra quelle prioritarie nel programma del Cipe. Un riconoscimento che ha incontrato il favore di Piero Fassino: "Le dichiarazioni confermano che la linea 2 del Metrò è strategica. Sappiamo perfettamente che è un momento di crisi e bisogna ingegnarsi per reperire le risorse, ma sicuramente la chiarezza e coerenza del Ministro è apprezzabile".

L'annuncio però segna però una certezza: il primo cittadino di Torino, come tutti quelli delle grandi aree metropolitane, rischiano di diventare dei veri e propri sindaci senza portafoglio. C'è infatti da chiedersi, nell'attuale congiuntura economica, come riuscirà l'amministrazione cittadina a realizzare il proprio programma sulle grandi infrastrutture.

Intanto il sindaco Fassino ha inviato a Matteoli una lettera in cui ha ribadito le priorità di Torino: il collegamento del passante con corso Grosseto e la realizzazione della diramazione sotterranea per l’aeroporto di Caselle; oltre alla seconda linea della metropolitana. Una lettera che nell'incertezza di tempi e risorse potrebbe tramutarsi in una missiva di semplici sogni, ma che sicuramente è stato corretto inviare per segnare per l'ennesima volta il passo di una città che non accetta di essere considerata la cenerentola delle grandi metropoli italiane.

di Marco Fontana

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