Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
14 novembre 2011

Eataly scende in campo in politica, ma solo per farsi pubblicità

Ha scatenato opinioni contrastanti la pubblicità ideata dal patron di Eataly, Oscar Farinetti, il quale nella giornata di domenica ha deciso di comprare una pagina a pagamento nei principali quotidiani torinesi ringraziando Napolitano e tra le righe commentando negativamente l'operato del governo Berlusconi.

Opinioni contrastanti, non tanto per il fatto che un imprenditore scelga di esprimere in una sorta di manifesto politico, il proprio colore politico, scelta peraltro neppure originale visto che è già stata percorsa da Della Valle un mese e mezzo fa; quanto piuttosto per il cinismo commerciale (come correttamente l'ha definito il senatore del Pdl Enzo Ghigo) di non firmare personalmente il pensiero, ma farlo sottoscrivere dalla propria azienda. Una pubblicità peraltro che sfrutta l'immagine del presidente Giorgio Napolitano e il tricolore italiano per meri interessi personali.

Allarma peraltro anche l'atteggiamento di Stampa e Repubblica che in questi due giorni tramite i propri opinionisti non giudicano negativamente l'iniziativa, anzi l'applaudono. Ormai qualsiasi mezzo per dileggiare l'avversario è diventato lecito anche laddove travalica il rispetto per le istituzioni. Non importa che il messaggio di Farinetti non sia ispirato a quella volontà di pacificazione politica invocata da Napolitano. L'importante è che anche solo tra le righe massacri l'immagine di quanto fatto da Berlusconi in questi anni. Un pensiero, quello del padrone di Eataly grottesco, miope, pericoloso, da caccia alle streghe; solo travestito da mite ringraziamento al presidente della Repubblica. Un pensiero che ancor peggio non guarda al bene dell'Italia ma al bene del portafoglio personale di Eataly.

di Marco Fontana  

 

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