Violenza sessuale: se colpevole è latitante il risarcimento spetta allo Stato
Sentenza choc per il Governo Monti. Se l'imputato non è in condizione di risarcire la vittima di un reato violento perchè nullatenente, fuggito o incapace di intendere, lo deve fare lo Stato corrispondendo un indennizzo. Lo conferma una sentenza pronunciata ieri dalla Corte d'appello di Torino applicando una direttiva dell'Unione Europea del 2004 che ha condannato la Presidenza del Consiglio dei ministri a pagare 50.000 euro a una ragazza romena che fu violentata da due connazionali nel 2005 a Torino.
Nel caso specifico, i due imputati avevano fatto perdere le tracce, rendendosi latitanti, mentre si trovavano agli arresti domiciliari ed erano stati condannati in primo e in secondo grado di giudizio, con una pena definitiva di dieci anni e mezzo di reclusione ciascuno. La vittima, assistita dagli avvocati Marco Bona, Francesco Bracciani e Stefano Commodo, aveva così intentato un'azione civile nei confronti dello Stato, non
potendo ricevere alcun risarcimento.
La sentenza emessa in primo grado nel 2010 era la prima a riconoscere la mancata attuazione da parte dell'Italia della direttiva Ue del 2004. "Si spera - commenta l'avvocato Bona - che il governo Monti prenda atto dell'improrogabilità di questa legge".