Accordo artistico tra San Pietroburgo e Torino

Non si sa se grazie alle antiche frequentazioni vetero-comuniste, ma la missione del sindaco Piero Fassino per stringere accordi tra Torino e San Pietroburgo pare aver sortito alcuni effetti positivi per il capoluogo piemontese. Il direttore dell'Ermitage, Mikhail Piotrowski, avrebbe infatti firmato un accordo che permetterà di portare a Torino alcuni tra i più noti capolavori ospitati dal museo di San Pietroburgo.

Presto vi sarà un accordo nero su bianco, che seguirà ad una visita ufficiale dell'omologo russo di Fassino, Georgy Poltavchenko, intanto comunque si può iniziare a sognare di veder allestita in tempi brevi una mostra a Torino con i quadri impressionisti ospitati a San Pietroburgo a seguito di un prestito di opere di proprietà della Gam di Torino. 

Se Fassino non sta sicuramente brillando per le sue performance interne, (quali politiche concrete sta adottando per il governo della città?) certamente le sue missioni all'estero pare stiano dando i loro frutti. Ora vediamo se oltre le opere d'arte riuscirà anche a stringeri accordi e partnership commerciali/industriali a favore del tessuto produttivo torinese. Una necessità per un territorio che più di altri in Italia sta soffrendo pesantemente la crisi finanziaria di questi ultimi mesi e che rischia il collasso sociale.

di Marco Fontana