Il progetto MiTo secondo l'economista Berta non fa decollare il NordOvest
Il progetto MiTo "non ha portato finora a una crescita di nuove imprenditorialità" nell'area interessata che comprende le province di Torino, Biella, Novara, Vercelli, Milano e Monza. È questa l'indicazione che viene della ricerca condotta dal Centro EntER dell'Università Bocconi, sulla base di una collaborazione con le Camere di commercio di Torino e di Milano e InfoCamere.
L'ipotesi era che l'integrazione dei due poli metropolitani, Milano e Torino, fosse sul punto di compiersi, grazie all'abbattimento della distanza temporale dei due capoluoghi con la nuova infrastruttura ad alta velocità, e che potesse così iniziare una fase di rilancio di quest'area del Nord-Ovest. In realtà solo il 39% segnala condizioni di contesto che hanno reso la localizzazione nell'asse preferibile ad altre collocazioni e solo per il 34% la posizione costituisce un elemento utile a fronteggiare l'attuale crisi.
"I risultati sono a chiaroscuro. Emerge una vivacità imprenditoriale - sottolinea Giuseppe Berta, direttore del Centro di ricerca - anche se le dimensioni delle imprese tendono a rimpicciolirsi ulteriormente. Servono azioni consapevoli, mirate, occorre un salto di qualità, sfruttare di più anche la cooperazione tecnologica fra i due Politecnici. Ci sono spinte all'integrazione, ma servono azioni in rete anche da parte delle associazioni imprenditoriali".
"Nell'avviare lo studio - commenta Alessandro Barberis, presidente della Camera di commercio di Torino e di InfoCamere - volevamo verificare a che punto di integrazione fosse l'asse MiTo. I risultati di questa ricerca non ne mettono in discussione la validità, ma evidenziano che per consolidare legami e connessioni serve tempo. D'altra parte la tratta ad alta velocità è attiva solo da un paio d'anni, Questi risultati ci spingono a riflettere sulle politiche da attuare per accelerare l'integrazione: ad esempio promuovere lo sviluppo di infrastrutture complementari all'alta velocità oppure lavorare ancora sul fronte del credito. Sono tutti obiettivi che come Camera di Torino stiamo già perseguendo attivamente".
"È importante - dichiara Marco Accornero della Giunta della Camera di commercio di Milano - continuare sul cammino di collaborazione che Milano e Torino hanno da tempo intrapreso con protagoniste le istituzioni e le imprese. Anche dalla ricerca effettuata sembra emergere infatti che è necessario muoversi su diversi fronti, a partire da quelli prioritari per il rafforzamento della competitività: le infrastrutture, l'alta formazione e la ricerca, la sanità, il sistema fieristico e congressuale, ma anche l'arte e la cultura. Per sviluppare un sistema sempre più integrato che possa dare un contributo concreto allo sviluppo dei nostri territori in senso ampio, anche in vista di un appuntamento importante come Expo 2015". (Fonte Ansa)