Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
03 aprile 2015

Dalla Fiction sul 1992 alla finzione della realtà.

Ma in che cavolo di Paese viviamo? Ieri nella fiction "1992" c'era una scena dove Segni mentre trattava con degli uomini di Publitalia, cioè Berlusconi, sarebbe stato raggiunto da delle escort pagate per chiudere la trattativa. Lui se ne sarebbe andato indignato.

Bene, Segni oggi dichiara sul Corriere della Sera che è tutta una bufala (occhio perchè Segni non ha nessun interesse a intervenire visto che ne esce da signore). Ricorda invece come ci furono contatti diretti con B. e Confalonieri a cena in casa di Letta. Insomma l'ennesimo sputtanamento mediatico per B. orchestrato ad arte dalla pletora di pseudo intellettuali e artisti cortigiani della troika sinistrorsa che ammorba la "Kultura" italiana.

Mi fa veramente schifo questa massa di cialtroni. E mi fa ancora più schifo che questa fiction continuerà ad essere trasmessa e per milioni di giovani questa passerà come la Verità. Le escort in questa vicenda ci sono, ma sono tutta quella pletora di venduti al pensiero unico e all'odio sociale verso una parte politica. La guerra civile in Italia non si è mai fermata, continua a mietere le sue vittime; solo che al posto delle pallottole degli ex partigiani rossi ci sono quelle dei magistrati, quelle dei pennivendoli dalla matita rossa, quella degli insegnanti sessantottini e quella di una cultura brava solo a sopravvivere attaccandosi alla greppia fornita dagli amici di partito.

Marco Fontana

Ecco l'articolo del Corriere della Sera dove Mario segni si indigna:

«Ma quali escort? Non andò così» Segni contesta la fiction «1992»

 

Nell’ultimo episodio di 1992 , la serie tv di Sky sugli anni di Tangentopoli, Mario Segni appare scandalizzato. È rappresentato al tavolo di un ristorante: discute di politica e di possibili intese con alcuni uomini di Publitalia (la discesa in campo di Berlusconi in prima persona è di là da venire). Arrivano Olga, Irina e Katarina, tre prostitute ingaggiate per «siglare l’intesa». Segni si alza e se ne va indignato. A differenza del personaggio della serie, Mario Segni, quello vero, martedì sera non si è alzato, è rimasto davanti alla tv a guardare la puntata. Ma era scandalizzato: «Sono indignato. Hanno mistificato la realtà».

Segni è stato tra i protagonisti (quando da deputato lasciò la Dc dopo il successo del referendum per il maggioritario) della stagione politica raccontata da 1992 . Nulla di strano che il suo nome compaia nella serie di Sky, che mescola personaggi reali e di fantasia e racconta una storia di fiction nel contesto(reale) di Mani pulite: Dell’Utri lo vuole sondare come possibile leader di una «casa dei moderati»; a trattare c’è Leonardo Notte (Stefano Accorsi), protagonista della fiction, uomo marketing del Biscione incaricato del dossier politico. Notte e Segni sono insieme al ristorante: il deputato ex dc è indeciso sul dolce («vorrei una mousse, anzi no, una crostata. Aspetti... abbia pazienza. Ho cambiato idea... mi porti il menu»). Notte taglia corto: «Il dolce lo offre la casa». Arrivano le prostitute e l’intesa fallisce. Notte dirà a Dell’Utri: «Ci ha messo mezz’ora solo per scegliere il dolce, Segni non va da nessuna parte».

«Possibile che si debba ridurre tutto a una volgare pochade?», si chiede Segni, quello vero, dopo aver visto la puntata. «I rapporti tra movimento referendario e la nascita di Forza Italia sono parte di una storia più complessa, che ha inizio con l’offerta di alleanza di Berlusconi e si conclude con il mio rifiuto. Una storia politica, non fatta di prostitute. I contatti furono diretti», specifica. E di quella scena smentisce tutto. A cominciare dall’anno: non fu il 1992. «Il primo contatto con Berlusconi fu a casa di Gianni Letta, nell’ottobre del 1993: al tavolo c’erano Berlusconi e Confalonieri». E nessuna prostituta russa.
In effetti quella di Sky è una fiction: «Anche se ispirate a fatti realmente accaduti le storie narrate sono frutto della fantasia degli autori», è chiaramente espresso all’inizio di ogni puntata di 1992 . Per Segni, «va bene mescolare realtà e finzione, ma quando nomi e cognomi sono quelli... Non puoi raccontare falsità e attribuirle a una persona specifica».

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