Marco Fontana
Circoscrizione 12
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Circoscrizioni di Torino
28 gennaio 2019

L’accordo di Aquisgrana svela che i veri sovranisti sono Merkel e Macron

Per anni sono stati bollati come sovranisti – in senso pesantemente spregiativo – i soggetti politici che aspirano a fare gli interessi esclusivi del proprio Paese: ma oggi, con l’accordo di Aquisgrana, salta fuori che i veri sovranisti sono frau Merkel e monsieur Macron.

Сome spesso avviene nella vita, si addossano agli altri quelli che sono in realtà difetti nostri. Così, per anni sono stati bollati come sovranisti — in senso pesantemente spregiativo — i soggetti politici che aspirano a fare gli interessi esclusivi del proprio Paese: ma oggi, con l'accordo di Aquisgrana, salta fuori che i veri sovranisti sono frau Merkel e monsieur Macron.

Se fino ad oggi l'avevano fatta da padrone a Bruxelles utilizzando le istituzioni europee per portarsi a casa quanto più possibile, adesso vogliono proprio far saltare il banco. A pochi mesi da una tornata elettorale che potrebbe ridisegnare i rapporti di forza nel Parlamento europeo, il trattato bilaterale di Francia e Germania liquida di fatto l'UE. Ma se in altri tempi sarebbe stata letta come una dichiarazione di guerra verso gli altri Stati membri, oggi nessuno protesta, nessuno si lamenta, né giornalisti né politici.

A battere i pugni sul tavolo di fronte a tanta sfacciataggine è stato invece solo il Presidente del Consiglio italiano, che non è un politico di professione, che non ha condotto una campagna elettorale, ma che capisce il senso di certi accordi molto meglio dei soloni nostrani.

Conte ha detto: è dall'inizio degli anni Novanta del secolo scorso che abbiamo aderito all'idea di attribuire un seggio all'Unione europea, e non a uno degli Stati membri. E invece, qualche giorno fa ci siamo ritrovati con la firma del trattato di Aquisgrana tra Berlino e Parigi. Il seggio permanente alla Germania, in quel Trattato, è indicato come una priorità… Si tratta di un impegno giuridico, e un obiettivo di politica estera che emargina l'Europa. Ma come, non si era detto sempre di darlo all'Europa? Ma allora ci state prendendo in giro. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu risponde a un'architettura per la quale i posti con diritto di veto andavano ai vincitori della Seconda guerra mondiale. La Germania la guerra mondiale l'ha vinta o l'ha persa?

Ha ragione il premier a stigmatizzare questa pericolosa tendenza a lasciar fare. Nessun cittadino europeo col proprio voto ha ceduto a Merkel e a Macron la possibilità di decidere le sorti del continente. Eppure questi due continuano imperterriti, avendo evidentemente le spalle coperte.

Se esiste già la NATO e se esiste l'UE, a che serve un patto militare che assicura in caso di attacco ogni possibile aiuto e sostegno attraverso la costituzione di un Consiglio di difesa franco-tedesco? A che titolo la Francia si impegna a far entrare la Germania nel Consiglio di sicurezza dell'ONU? E che senso ha l'Interpool se i gerarchi franco-tedeschi hanno messo nero su bianco una più stretta collaborazione sul fronte del terrorismo e della criminalità organizzata? Si erano peraltro visti i brillanti risultati raccolti nei loro stessi Paesi: un mare di sangue innocente sparso da assurdi attentati nelle strade delle principali città di Francia e di Germania. Se due Stati membri dell'UE possano unirsi per avere un servizio d'intelligence e polizia, allora siamo alle soglie dell'insulto verso i principi cardine dell'Unione. I Padri costituenti si stanno rivoltando nella tomba. Possiamo solo immaginare la reazione di un De Gasperi: griderebbe allo scandalo e dichiarerebbe che se questi due vogliono ancora restare in Europa, possono stracciare l'accordo figlio dell'arroganza di un potere autoreferenziale che non guarda in faccia nessuno.

Leggere la stampa mainstream sull'argomento è un'esperienza scoraggiante. Prima che venisse firmato l'accordo c'era poca roba, oggi invece vi si trova solo una sorta di cronaca condita dal consueto scherno verso chi fa notare le incongruenze e i pericoli. Si tratta dell'ennesimo schiaffone a un'Unione Europea svuotata e svilita da anni di zerbinismo verso la piattaforma ideologica ideata da Clinton e realizzata da Obama; e mentre queste due icone dei salotti bene e dell'alta finanza pilotavano la deriva relativista dell'intero Occidente, i cari francesi e tedeschi stavano a guardare. Ora che qualcuno si permette di alzare la voce dall'Italia, costoro si fanno gli accordi in casa per continuare a comandare. E i sovranisti sarebbero Salvini e Di Maio, vero? Con l'accordo di Aquisgrana un Macron bruciato dalle proteste di piazza e una Merkel prossima alla pensione cercano di farsi il proprio mercato di libero scambio per poter ricattare ancor di più gli altri convitati del club di Bruxelles. Almeno avessero il coraggio di staccare la spina a quell'UE che hanno asfissiato per anni… Invece di ammorbare il dibattito mondiale con l'idea che esista davvero un quarto polo decisorio dei destini del mondo oltre a USA, Russia e Cina, abbiano l'onestà di dire che l'UE è morta. Sono anni bui, questi, e non certo per l'arrivo dei "nuovi barbari" populisti, sovranisti, brexisti e complottisti. Il pericolo arriva da quelli che sfoggiano i sorrisi di circostanza, le iene travestite da agnelli, i sovranisti in cravatta e abito scuro, che con la copertura di una stampa complice e arrogante stanno attuando i loro disegni volti ad arricchire i pochi e a impoverire i molti.

di Marco Fontana - Pubblicato da Sputnik Italia

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