Cgil Scuola contro la Regione se vengono privilegiati gli insegnanti piemontesi

Cgil a muso duro e sul piede di guerra contro l'assessore all'istruzione della Regione Piemonte Alberto Cirio, reo di aver inserito una clausola nella norma salva precari scolastici per favorire gli insegnanti piemontesi, in particolare quelli che già da tre anni lavorano nel territorio regionale. Una norma che permette con fondi regionali di occupare ulteriori persone anche per l'anno in corso rispetto alle previsioni dell'Ufficio Scolastico. Poco importa se in questo modo si salvaguarderebbe la continuità didattica e soprattutto se si cerca di dare una priorità a chi è stabilmente e legalmente domiciliato/residente in Piemonte (cosa che non succede ad esempio per le case popolari). Al sindacato questo non importa assolutamente. Peccato che questi soldi li metta la Regione Piemonte e non l'Italia.

Il piano regionale preve la possibilità di portare a più di 600 i docenti e gli operatori scolastici che beneficeranno della norma (lo scorso anno furono 430), mantenendo invariata la spesa di 8,2 milioni grazie a un accordo con l´Inps. Un piano che viene incontro alla sofferenza dei conti del Ministero dell'Istruzione. La cosa che viene sottovalutata dalle parti sociali è il numero impressionante di insegnanti iscritti alle graduatorie piemontesi da anni che si sono visti superare da tante persone di altre regioni.

di Marco Fontana