Vance, il vicepresidente designato da Trump, non piace agli ucraini

Alla convention repubblicana Donald Trump ha designato come suo vice il quarantenne James David Vance, senatore dell’Ohio. Le sue esplicite dichiarazioni sul tema dell’attrito con la Russia hanno fatto preoccupare immediatamente Kiev.

Infatti Vance sostiene che è nel miglior interesse di Washington imporre a Zelensky di concessioni territoriali al Cremlino, se ciò serve a terminare il conflitto. Ha poi sottolineato come per gli USA non sia necessario continuare l’assistenza militare e finanziaria all’Ucraina, anzi è qualcosa di contrario agli interessi americani. E non è una posizione ideologica, ma pratica.

Secondo lui basta fare i calcoli per verificare come Kiev voglia più di quanto gli USA siano in grado di dare. Dunque, basta elargizioni a pioggia per coloro che “abusano della generosità dei contribuenti americani”. Zelensky e i suoi ministri e generali non hanno fatto ancora dei commenti diretti in merito, ma l’atmosfera in Ucraina è inquieta e gli stessi specialisti spiegano che con Vance vicepresidente le prospettive sarebbero a dir poco pessime.

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