Marco Fontana
Circoscrizione 12
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Circoscrizioni di Torino
29 luglio 2024

Un passo verso un accordo di pace: incontro a Guangzhou fra i ministri degli Esteri ucraino e cinese

Dopo l’infruttuosa conferenza tenuta in Svizzera, Zelensky ha deciso di mandare il suo Ministro degli Esteri in Cina a cercare l’appoggio di Pechino. Ma l’incontro non è avvenuto nella capitale, bensì nella città di Guangzhou. E il risultato ottenuto non è stata l’approvazione totale alle condizioni ucraine, come speravano a Kiev, né il consenso a un prossimo summit di pace da svolgere prima delle elezioni americane di novembre. Il motivo è che i cinesi chiedono che vengano tenute in considerazione le richieste e le esigenze di entrambe le controparti, dunque anche della Russia. E hanno pure fatto sì che l’Ucraina tradisse l’amicizia con Taiwan e accettasse di dichiarare pubblicamente la propria adesione al principio della “sola Cina”. E pensare che lo stesso Zelensky fino a un mese fa accusava i cinesi di ingerenze illegittime con la loro presunta pressione sugli altri Paesi per non farli partecipare alla conferenza di Lucerna. Oggi invece è disposto ad assecondarli, pur di avere il loro supporto nei prossimi negoziati di pace. A Pechino infatti riferiscono che dal vertice fra i rispettivi Ministri degli Esteri è emersa la volontà di Kiev di avviare trattative con Mosca. Gli esperti interpellati dal Global Times approvano la scelta ucraina di non contare solamente sull’appoggio degli USA e dell’Occidente, perché verrebbe prima o dopo abbandonata. Meglio invece è stato riconoscere l’influenza della Cina come potenza mediatrice e chiederne il supporto, dicono.

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