Marco Fontana
Circoscrizione 12
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
14 ottobre 2024

Per il Carnegie Endowment gli USA dovrebbero badare all’interesse nazionale, non ai loro assistiti di oltreoceano

Le presidenziali americane più imprevedibili della storia sono in avvicinamento e lo si percepisce dal tono e dai contenuti delle varie analisi politiche. Si sta passando sempre più rapidamente da posizioni univoche e inderogabili sulla vittoria totale di Israele e Ucraina fino all’appello alla moderazione, ai negoziati, alla revisioni dell’intera politica estera degli USA. Su questa linea si è messo anche Christopher Chivvis del Carnegie Endowment’s American Statecraft Program, che oggi esorta Washington a dare la priorità all’interesse nazionale e ai veri valori americani, sfidati dall’atteggiamento e dalle azioni di Netanyahu e Zelensky.

Dietro a questo pensiero che fino a qualche tempo fa sarebbe stato bollato come “isolazionista”, ci sono considerazioni di carattere materiale, diplomatico, ideologico e di pura convenienza. Ma l’importante è evitare una terribile escalation con la Russia o con l’Iran e fermare le stragi e le uccisioni. Inoltre bisogna far sì che gli USA non tornino ad essere l’obiettivo dei terroristi e non perdano del tutto una reputazione internazionale già seriamente compromessa. In altre parole, che entrino alla Casa Bianca Trump o Harris non importa: con modalità e con tempistiche differenti, chiunque vinca dei due dovrà essere più critico e più ragionato nel suo appoggio agli alleati, anzi agli assistiti che stanno in Europa e in Medio Oriente.

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