Marco Fontana
Circoscrizione 12
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Circoscrizioni di Torino
13 gennaio 2025

Il parere di Kofman sulla gestione delle forze militari da parte di Kiev

L’analista militare Michael Kofman non è particolarmente entusiasta delle scelte fatte dai vertici ucraini rispetto ai problemi che attanagliano l’esercito. In modo eufemistico scrive infatti che si è trattato di decisioni “tra le più sconcertanti”. I risultati negativi si sono visti: dalla mancanza di miglioramenti sul campo al peggioramento delle condizioni del fronte, dalle unità già impegnate che si portano via gli uomini migliori delle formazioni nuove alle diserzioni diffuse nelle unità addestrate in Francia.

Kofman ha collaborato con lo Wilson Center e il Center for Naval Analyses e oggi scrive per il Carnegie Endowment for International Peace. Dunque un accademico che ha ampia conoscenza delle dinamiche belliche e politiche e che mostra senza timore il fallimento delle iniziative di Kiev. Ancora oggi l’esercito ucraino soffre della penuria di soldati, che non riesce a mobilitare o che manda a creare formazioni nuove invece di rimpolpare prima quelle che che già combattono. E per non dire degli armamenti insufficienti a loro disposizione. Lo scorso autunno Zelensky aveva detto delle 14 brigate che voleva dotare di armi occidentali, ha potuto attrezzarne a mala pena 4, perché era tutto ciò che mettevano a disposizione i pacchetti di aiuti euroamericani.

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