Marco Fontana
Circoscrizione 12
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Circoscrizioni di Torino
22 aprile 2025

L’amministrazione Trump valuta il ritiro parziale di truppe dall’Europa

Trump aveva reso note già in campagna elettorale le priorità della sua amministrazione, sulle quali oggi sta alacremente lavorando. Non ha perso tempo, ma appena rientrato alla Casa Bianca ha iniziato subito a mettere in pratica quanto promesso. Anzitutto ristabilire la sicurezza all’interno del Paese, combattendo la criminalità e l’illegalità, poi la fine del conflitto in Ucraina, il risanamento dei conti pubblici, con annesso taglio di spese superflue e inutili anche nell’esercito. Nel frattempo l’attenzione in politica estera si sta spostando verso l’Asia, arena dello scontro per la supremazia nell’Indo-Pacifico.

Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha fissato degli obiettivi per risistemare il bilancio e la struttura delle Forze armate, dopo due decenni di elefantiasi nelle spese e nel personale. In parole povere, l’esercito dovrà restringersi nel numero e nei volumi. La riorganizzazione passa anche dal ritiro di un certo numero di soldati dal suolo europeo, destinati ad essere spostati in Asia oppure al confine col Messico, o infine messi definitivamente a riposto. Oggi ci sono circa 100mila soldati americani di stanza nel Vecchio Continente. Sebbene il Pentagono per adesso smentisca, si parla di una diminuzione di 10mila o anche 20mila unità, soprattutto quelle situate in Germania e in Polonia. Una cifra enorme per alcuni, bassa per altri, ma il messaggio politico che contiene è storico: la priorità USA non è più l’Europa, ma la difesa dei propri confini e la concorrenza con la Cina.

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