Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
21 novembre 2011

C'è la coda per un posto da sottosegretario: se Monti è un tecnico non li nomini

C'è chi dice che in queste ore Mario Monti si sia trovato una coda interminabile di notabili, trombati, senatori e deputati che si esercitano nell'arte della questua parlamentare. Cioè domandano di essere scelti come viceministri o sottosegretari. La solita corte dei miracoli, raccolta attorno al nuovo 're', che può garantire loro una comoda poltrona e un lauto stipendio forse fino al 2013.

Ad aggirarsi sono i professionisti del rincalzo, gli esperti degli incarichi nominati, i tecnici dello stipendificio insomma. 

Pare che ammonteranno a 40 il numero totale di sottosegretari che il governo deve nominare e sui quali i partiti stanno litigando. Ora visto che la figura del sottosegretario non è prevista dalla Carta Costituzionale e visto il carattere emergenziale che dovrebbe caratterizzare l'attuale Governo Monti, mi domando perchè il neo premier non assuma una decisione coraggiosa: non nominare alcun sottosegretario, iniziando quel taglio ai costi della politica che gli italiani chiedono da tempo, ma che pare possibile solo a livello degli enti locali e mai dalle Regioni in su.

Monti pare aver confezionato una stangata da 28 miliardi di euro sulla casa: una stangata che andrà a colpire indiscriminatamente anziani, giovani coppie, single e tutti quegli italiani che hanno fatto sacrifici per acquistare un tetto sulla testa. Bene allora un sacrificio lo faccia anche la politica: tagli di netto tutti i sottosegretari dando un segnale forte di risanamento dei conti pubblici. Un segnale che andrebbe a riparare quella scelta sicuramente non light di 17 ministri  voluta in partenza dal 'Commissario' impostoci dall'Europa.

di Marco Fontana

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