Esportare l'idea di pagare l'affitto di casa lavorando gratis per il Comune

Da settimane si leggono dati sconfortanti sull'aumento del numero di sfratti compiuti a Torino. Secondo queste statistiche ad allontanare affituari morosi non sono più solo i privati ma anche i Comuni, i quali strozzati dalle difficoltà di bilancio iniziano ad essere rigorosi nella richiesta del rispetto delle regole anche da parte delle fasce più deboli della popolazione. 

Proprio da questo cambio di rotta da parte della pubblica amministrazione è nata l'idea del Comune di Crescentino, nel Vercellese, di far pagare il canone d'affitto della casa lavorando gratis per il Comune. Dal prossimo mese 15 famiglie potranno rimborsare al Comune l'importo di 180 euro del canone, lavorando in lavori di pubblica utilità per 18 ore mensili alla tariffa di 10 euro l'ora.

Le attività sociali da svolgere sono varie: sorveglianza per attività culturali e folkloristiche, accompagnamento di anziani e disabili, pulizia locali, manutenzione aree verdi, piccoli lavori di manutenzione, da concordare di volta in volta con il responsabile locale della Protezione civile. Il Comune garantirà la copertura Inail, la responsabilità civile e tutte le necessarie attività di tutoraggio per consentire l'esecuzione delle mansioni individuate.

Ecco una proposta interessante che la Giunta Fassino potrebbe fare propria visto anche il grado di povertà che interessa il capoluogo piemontese.

di Marco Fontana