Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
18 dicembre 2011

Nuovo taglio del 20% per le Circoscrizioni, ora sono a rischio chiusura

Durante la Conferenza dei presidenti di Circoscrizione di mercoledì scorso, l’assessore al Bilancio Passoni ha chiesto un nuovo sacrificio, l’ennesimo, ai rappresentanti dei parlamentini locali torinesi: un taglio secco del 20% delle risorse a loro disposizione. Un vero e proprio colpo da knockout pensando che anche a giugno i dieci rappresentanti dei Quartieri avevano dovuto mettere mano al proprio bilancio per fare fronte ad una diminuzione drastica dei fondi a loro disposizione pari a 100mila euro puliti a testa.  Già allora era stato difficile per i Consigli circoscrizionali far quadrare i conti e i ‘compromessi politici’ che da sempre si legano inequivocabilmente a chi è fonte principalmente di contributi pubblici.

Come dei funamboli i Presidenti delle 10 Circoscrizioni avevano ridotto all’osso le ‘elargizioni’, chiedendo a loro volta sacrifici a quel tessuto associativo che da anni in parte supplisce ai minori servizi erogati da uno ‘Stato in bolletta’ e in parte sopravvive parassitariamente alle spalle del pubblico. Se quindi il taglio di giugno (l’ultimo in ordine di tempo dopo i salassi confezionati dal Governo Prodi) era ancora stato salutato da alcuni esponenti politici, in particolare da quelli centrodestra, come una razionalizzazione agli sprechi; ora questo taglio preoccupa tutto il mondo politico circoscrizionale, perché rischia di mettere realmente fuori gioco il ruolo dell’Ente locale più vicino ai cittadini.

Prendiamo ad esempio i dati della Circoscrizione 4, comprendente i quartieri San Donato, Campidoglio, Parella e Aeronautica: il suo bilancio è passato da uno stanziamento di 1milione e 200mila euro nel 2009 e di 1milione nel 2010 alla modesta cifra di 863mila euro. Insomma in tre anni la Circoscrizione si è vista sottrarre 337mila euro. Il 2012 sarà ancora più avaro, sottraendo ulteriori 172mila euro che, lasciando per un momento da parte i freddi numeri, si tradurranno in minori manutenzioni per i giardini pubblici, per le strade, per i servizi educativi, per l’educazione ambientale, per il turismo sociale, per la promozione commerciale, per la cultura e soprattutto per i servizi socioassistenziali. Proprio su questo punto il presidente della Quattro, Claudio Cerrato, lancia l’allarme: “Fino al taglio di giugno eravamo riusciti a salvaguardare le politiche sociali. Era stata una scelta condivisa da parte di tutto il Consiglio Circoscrizionale quella di non toccare i servizi per le fasce più deboli della popolazione. Si era intervenuti principalmente con ritocchi sull’ambiente, la cultura e il commercio. Ora saremo costretti a tagli anche sui servizi sociali: una scelta che sicuramente non era nel mio programma di governo e che certamente non condivido ma che la contingenza sfavorevole mi costringe a compiere”.

La situazione della Quattro è uguale anche per tutte le altre Circoscrizioni: basta cambiare i numeri della spesa storica, i quali, variano da borgo a borgo a seconda della popolazione è il calcolo è presto fatto. Sicuramente tra i grandi penalizzati della scure comunale sono state le attività educative scolastiche ed estive che venivano promosse proprio dalle Circoscrizioni, in parte sopperendo anche ai tagli governativi sugli istituti scolastici, in parte per ampliare l’offerta formativa e di inclusione sociale. Proprio in questo campo rispetto al 2009 la Circoscrizione 2, Santa Rita e Mirafiori Nord si è vista costretta a tagliare fondi per un totale di 20mila euro; la Circoscrizione 7, Aurora, Vanchiglia, Sassi, oltre 15mila euro. Anche i laboratori pre-professionali, che un tempo erano il fiore all’occhiello delle amministrazioni circoscrizionali, si sono visti decurtare somme ingenti (una media di circa 10mila euro in meno): stesso discorso per le borse lavoro a favore dei soggetti svantaggiati che stanno scomparendo in quasi tutte le Circoscrizioni. Una scelta quest’ultima che il presidente Cerrato giustifica affermando: “Dovendo tagliare, cerchiamo di evitare le duplicazioni. La Provincia di Torino offre servizi analoghi, abbiamo firmato un protocollo per aprire un loro sportello sul nostro territorio. Bisogna fare di necessità virtù: noi diamo la sede e paghiamo le spese vive, loro offrono il servizio”.

Al danno però si aggiunge la beffa: la manovra finanziaria di Monti in un primo momento aveva previsto l’azzeramento dei compensi di tutti gli eletti nelle Circoscrizioni, una scelta che, seppure corretta con un lodo salva quartieri delle aree metropolitane, la dice lunga sul futuro politico dei Quartieri. Un futuro quindi che pare segnato: a forza di ridurre le risorse, prima o poi i Sindaci decideranno di ‘staccare la spina’ e stoppare la lenta agonia delle Circoscrizioni. D’altra parte decentrare funzioni, senza le risorse adeguate per esercitarle rischia solo di alzare oltremodo l’aspettativa dei cittadini, mancando poi alle promesse fatte.

di Marco Fontana (pubblicato su "Il Giornale del Piemonte")

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