Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
12 gennaio 2012

Negli ultimi dieci anni raddoppiati i casi di melanoma a Torino

Con 19 nuovi casi all'anno ogni 100.000 abitanti, Torino è la prima città italiana per numero di melanomi diagnosticati, su una media italiana di 12 casi. Nel decennio 1996-2006 i casi di tumore maligno della pelle sono quasi raddoppiati, ma la sopravvivenza, grazie alla diagnosi precoce, supera il 90% a cinque anni dalla diagnosi.    Sono alcuni dei più recenti dati del Servizio di rilevazione epidemiologica del CPO Piemonte, che verranno presentati domani nel capoluogo piemontese, in occasione della prima seduta scientifica del 2012 dell'Accademia di Medicina di Torino.

Nel corso del 2010 il Servizio di Istopatologia dermatologica dell'ospedale dermatologico San Lazzaro di Torino - centro piemontese di riferimento per tale patologia - ha diagnosticato 332 melanomi su circa 12.000 biopsie dermatologiche, contro i 36 del 1975 ed i 190 di 10 anni fa. Ma molte altre diagnosi avvengono anche in altri ospedali di Torino e provincia. Lo spiacevole primato, per il capoluogo piemontese, è legato però anche al forte aumento della diagnosi precoce. Secondo i dati del Servizio di rilevazione epidemiologica, infatti, l'incremento dei casi riguarda i melanomi sottili in situ, a basso rischio per i pazienti, mentre l'incidenza delle forme più invasive è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi anni. E la sopravvivenza, sulla base dei dati del Centro melanomi del San Lazzaro, supera mediamente il 90% a 5 anni
dalla diagnosi per rimanere invariata negli anni successivi.

Prevenzione primaria - riduzione delle esposizioni eccessive alla luce solare naturale ed artificiale - e diagnosi precoce restano comunque gli strumenti principali per contrastare la malattia. Le più recenti metodiche di diagnosi - come la dermatoscopia in epiluminescenza - consentono allo specialista di determinare una diagnosi corretta con percentuali superiori al 92%. (Fonte Ansa)

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