Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
19 gennaio 2012

"La Stampa" e "Repubblica": l'insostenibile leggerezza dell'essere stampa di regime

Parafrasando il titolo del capolavoro di Milan Kundera, oggi aprendo il quotidiano 'La Stampa' e leggendo gli articoli sull'incidente occorso nuovamente nel Liceo Darwin di Rivoli è emersa con ferma chiarezza l'insostenibile leggerezza di questo giornale nell'essere stampa di regime. Per carità poi, uno potrebbe anche non scandalizzarsi se solo l'editore di questo eggregio giornale avesse il coraggio di dichiararlo...

So perfettamente che è una frase forte, ma scorrendo gli articoli pubblicati e avendo personalmente accesso alle agenzie stampa (cosa che molti cittadini ahimè non hanno e quindi sono costretti a costruirsi una opinione del tutto distorta grazie alla disinformazione perpetrata da alcuni pennivendoli) sono stato colto realmente da una profonda amarezza nel veder passare il centrodestra come 'brutto e cattivo' perchè reo, secondo i cronisti della "Busiarda", di aver utilizzato il nuovo incidente sul liceo dove nel 2008 era morto già un ragazzo per gettare ombre e responsabilità sulla Provincia di Torino e sul suo presidente Antonio Saitta. Neanche a dirlo: il diritto di replica per il centrodestra non è contemplato.

Sono stato colto quindi da amarezza e sconcerto nel vedere il giornalismo violentato in modo arrogante da penne di parte e che se indagassimo a fondo nella loro vita privata scopriremmo avere più conflitti d'interesse di quelli da sempre rinfacciati al signor Berlusconi.
Ma entriamo nel merito di come si costruisce disinformazione: ecco la frase "Nel frattempo fioccano come grandine le dichiarazioni di uomini politici che chiedono ad Antonio Saitta, presidente della Provincia (l’ente competente per la manutenzione del Darwin») di mettere in sicurezza l’intero edificio. Da parte sua, Saitta dice: «La notizia di questo crollo non fa che riaccendere il dolore profondo per la morte di Vito. Ci auguriamo che nessuno voglia speculare su quanto avvenuto in una zona del liceo totalmente inaccessibile al pubblico»". Ecco servito per il centrodestra l'attacco.

Molto più diretta "La Repubblica" che dopo aver riportato una dichiarazione del deputato della Lega Nord, Davide Cavallotto, «Il nuovo crollo è il risultato di un allarme inascoltato. Le scuole superiori sono di competenza provinciale, che è guidata da una giunta del Pd. Evidentemente, a distanza di tre anni, non è bastata la morte di un ragazzo per trovare una soluzione» e una della consigliera regionale Augusta Montaruli «Vogliamo capire se questo crollo poteva essere evitato e quali operazioni siano state avviate per evitare, una volta per tutte, il ripetersi di episodi di tale gravità». scrive "Dichiarazioni «vergognose e indegne» per i deputati del Pd Stefano Esposito e Antonio Boccuzzi: «Cavallotto e la destra cercano solo di fare speculazione a fini politici. Proprio per impedire nuove tragedie abbiamo bloccato la ripartizione dei fondi per la sicurezza che la Lega e il Pdl stavano cercando di fare in Commissione secondo logiche che ignoravano le reali necessità delle scuole».

La ricostruzione di Stampa è incommentabile, dando voce esclusivamente al presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, che come al solito vuole evitare di essere chiamato in causa su questo tema. Questa ricostruzione pecca di un difetto in particolare, evita scientificamente di ricostruire la convulsa giornata politica che ha condotto a certe dichiarazioni. Repubblica invece inserisce i commenti che le interessano, tutto costruito per mettere in cattiva luce il centrodestra e rimarcando al contrario la moralità e eticità degli interventi del centrosinistra. Peccato che a queste ricostruzioni balzane manchi una delle prime agenzie stampa di commento della vicenda (precedente e di molto a quelle di Montaruli, Cavallotto), quella di un certo senatore Antonio Rusconi, capogruppo del Pd in Commissione Istruzione il quale aveva affermato: "La Procura della Repubblica di Torino aprirà un'inchiesta per accertare i fatti, ma resta la constatazioni che dal novembre del 2008, data del tragico incidente, niente è stato fatto sulla sicurezza scolastica. Il governo Berlusconi ha piuttosto ridotto i fondi e con il patto di stabilità ha reso impossibile a Province e Comuni di intervenire con fondi propri".

Ora una domanda sorge spontanea: perchè i moralissimi On Stefano Esposito e Antonio Boccuzzi non hanno condannato anche le parole del loro collega Rusconi? Forse non erano attacchi vergognosi e indegni anche quelli? O forse l'etica vale solo quando ad essere toccati sono i propri compagni di partito? E perchè La Stampa e Repubblica non hanno compiuto una corretta ricostruzione? Il Senatore Enzo Ghigo, rispondendo a Rusconi aveva chiesto in un comunicato stampa la ragione per la quale il presidente Saitta, il quale da anni minaccia le dimissioni appena si parla di abolire le Province, non le abbia estese anche per la mancanza di fondi per la messa in sicurezza della Darwin paventata dallo stesso senatore Pd. Ma di questa puntuale chiosa si è persa traccia negli articoli delle due grandi testate "indipendenti".

E' drammatico vedere il giornalismo maltrattato in questa maniera, ma soprattutto è scandalosamente dittatoriale vedere giornali, che si ergono a super partes, lanciare messaggi di disinformazione totale o meglio di occultamento di parte della informazione reale.

Il dramma finale, il peggiore, è che vedendo come va l'Italia, anche quella giornalistica, viene da pensare che la morte dello studente del Darwin non sia servita a nulla. Non è servito ai giornalisti, non è servito ai politici. In Italia nessuno pagherà (neppure moralmente) per i propri errori, certamente in particolare se si possiede una certa tessera di partito e determinate convinzioni.

di Marco Fontana

 

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