Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
13 agosto 2012

500 agenti in meno a Torino ma i sindaci protestano per i piccoli tribunali

Il problema della politica, uno tra i tanti ma forse il più odioso per il normale cittadino è l'incapacità di fissare delle priorità nella propria azione. Personalmente vorrei un politico che gestisca la cosa pubblica come un buon padre di famiglia. Però ogni giorno leggendo i giornali mi accorgo che questo è un sogno proibitivo.

Chi ci rappresenta, per un verso o per l'altro, protesta per tutto fuorchè per quello che è prioritario. C'è chi si straccia le vesti per la Tav (un'opera nata vecchia tecnologicamente parlando ma che sicuramente le minacce e la guerriglia in atto stanno contribuendo solo a far diventare decrepita), si fa lo sciopero della fame per cambiare la legge elettorale (dimenticandosi che 8milioni di persone italiane oggi vivono al di sotto della soglia della povertà), ci si accanisce se si chiudono linee di trasporto che costano al contribuente 10mila euro a passeggero.

Il tormeno di quest'estate però sta diventando la protesta per la chiusura dei piccoli tribunali di provincia voluta dalla spending review di Mario Monti. Protestano i parlamentari, protestano i sindaci, protestano gli avvocati, protesta anche qualche sparuto gruppo di cittadini. Ora questi signori mi dovrebbero spiegare, in un momento di crisi del genere dove ogni scusa è buona per ricorrere al portafoglio dei contribuenti, quale danno subisca la nostra Giustizia se si accorpano degli Uffici giudiziari, razionalizzando i costi. Meglio fregiarsi dello stemmino di avere un'aula di tribunale nel proprio territorio o non dover alzare le aliquote di addizionale Irpef ai propri concittadini?

Questo è il Paese delle patacche, se non ne hai almeno due o tre attaccate alla giacca per apparire non ti puoi chiamare Sindaco di un Paese. E così ecco le proteste se un Comune di 5mila anime non ha la scuola materna, elementare, media e magari anche un liceo;  un presidio ospedaliero, una casa di riposo, almeno tre farmacie comunali, una caserma dei Carabinieri, un tribunale, un campus universitario, una piscina comunale e un palazzetto dello sport. E' questa la nostra Italia: Comuni che vogliono garantire a tutti i costi un hotel a 5 stelle, a fini elettorali, non ricordandosi che il proprio bilancio se va bene ne vale 2.

Ed ecco allora che anche i media, completamente assuefatti da questa visione patetica dei nostri rappresentanti politici, dedicano aperture oceaniche alla mattanza dei piccoli tribunali e inseriscono solo una breve e scarna notiziola per i 500 poliziotti che la stessa legge (Spending Review) sottrarrà al capoluogo torinese (saranno 1400 in Piemonte, 22mila in meno in tutta Italia). Una notiziola che dovrebbe essere notiziona, ma che nel ferragosto alle porte passa completamente nel dimenticatoio di quelli che ci rappresentano.

di Marco Fontana

 

 

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