Sono alquanto preoccupato per l’annuncio di nuovi rincari che Fassino e il suo entourage farebbero partire da settembre su acqua, tram e strisce blu. Non risolvono il problema dell’indebitamento del Comune di Torino né tengono conto che oggi gran parte delle famiglie torinesi non arriva a fine mese.

 

Fassino mi pare più concentrato nei suoi tour in giro per l’Italia per organizzare la tanto agognata spallata al governo, (questa volta a partire dagli enti locali); piuttosto che pensare alla sua città che sicuramente non naviga in buone acque.

 

Trovo peraltro poco credibile che dopo una campagna elettorale nella quale il centrosinistra sosteneva che la linea di metrò 2 sarebbe stata realizzata con il project financing oggi si batta cassa a Roma.

Comprendo la sua affezione per il mondo romano, ma è ora che si rimbocchi le maniche e inizi a lavorare con gli operatori finanziari ed economici piemontesi: comprendendo che la sua esasperata ricerca di partnership con Genova e Milano non può basarsi solo sull’ideologia perché città come queste, alla resa dei conti, continueranno a portarsi a casa come sempre è avvenuto la fetta più grande della torta e lasceranno al capoluogo sabaudo solo le briciole.

 

di Marco Fontana