Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
07 maggio 2013

Intervista all’on.Capezzone: l'Italia si rilancia e guarda alla Russia

Berlusconi non manca mai di ricordare al Partito Democratico il proprio peso sul neonato governo Letta. Questa continua prova di forza pone diversi interrogativi sulla durata dell’attuale esecutivo. La Voce della Russia ha chiesto all’onorevole Daniele Capezzone, già portavoce di Forza Italia e del Popolo della Libertà e ora coordinatore dei dipartimenti Pdl, di fare il punto sulla situazione politica italiana ed internazionale.

Con la nascita del governo Letta si è parlato di fine della “guerra fredda”, che per 20 anni ha caratterizzato il dibattito politico italiano contrapponendo le due principali forze in campo. Questa volta ci sarà una riappacificazione definitiva o, come sottolineato più volte da Letta, è solo un evento straordinario e necessario?

Lo diranno i fatti. Berlusconi ha agito con spirito da vero statista. Fosse stato per noi, alla nascita del governo di coalizione si sarebbe giunti 60 giorni prima, immediatamente dopo il voto, senza perdere 2 mesi, come invece è stato. Occorre che analoga generosità e analogo senso della missione storica si avverta da parte dei nostri interlocutori.

 Le riforme dell’architettura costituzionale, di cui ha parlato Letta, ricalcano fedelmente quelle che affossate dal PD col referendum confermativo. Che ne pensa?

Ci sono cose che non sono di destra o di sinistra, ma solo di buon senso. Oggi non vedo una sola persona di buon senso che possa opporsi a riforme come l'accelerazione dei processi legislativi, la riforma dei regolamenti parlamentari, la riduzione forte del numero dei parlamentari e dei costi della politica. Aggiungiamo un nostro punto fermo, che ci porrebbe in linea con altri grandi Paesi occidentali: l'elezione popolare diretta del Capo dello Stato.

 Il neo eletto presidente del Consiglio sta finendo un tour in Europa per rinsaldare il patto con i Paesi Ue. Non le pare un atteggiamento vagamente provinciale? Perché non allargare le visite ad altre grandi Potenze mondiali, Russia e USA in primis? Paesi che andrebbero convinti a investire in Italia…

Sono sicuro che non vi sarà un deficit di attenzione rispetto agli Stati Uniti e alla Russia. Il Governo è in carica solo da una settimana, è ovvio che i primi contatti siano coi vertici dell'Ue.

 Continuerete a perorare la causa della Russia dentro l’Unione Europea?

Berlusconi ha legato a due direttrici l'essenza della sua politica estera. La prima è la promozione globale della libertà e della democrazia, la seconda (si pensi allo storico vertice di Pratica di Mare) è un nuovo rapporto Nato-Russia, e quindi Ue-Russia. Su questo terreno occorre accelerare, nell'interesse di tutti i protagonisti.

E’ di queste ore la notizia della pubblicità di un parco divertimenti svedese che ridicolizza le vacanze in Italia. Può reggere un’Unione Europea con continui attacchi all’Italia? Su questo governo peserà di più la politica estera o quella interna?

Il problema non è uno spot. La questione più profonda è che l'Ue nasce come grande sogno, ma oggi è percepita solo in termini di vincoli, rigore, austerità. O c'è uno scatto sul terreno delle 4 unioni (politica, bancaria, economica, fiscale), oppure il senso stesso della costruzione europea si farà sempre meno percepibile per centinaia di milioni di donne e uomini europei.

Onorevole Capezzone, quando avete deciso l’appoggio al governo avete fissato dei paletti? Se sì, quali sono?

Sono le 5 cose inserite da Letta nel suo positivo discorso di esordio alla Camera. Via l'Imu; no all'aumento dell'Iva; revisione fortissima dei poteri di Equitalia; detassazione delle nuove assunzioni; passaggio dalle autorizzazioni preventive ai controlli ex post, per sburocratizzare davvero. Sono 5 binari di lavoro che possono solo far bene all'Italia.

Eppure dopo appena un giorno dalla fiducia a Letta alla Camera si registravano opinioni discordanti tra Pd e PdL per l’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Quanto sono fragili le basi su cui si poggia l’esecutivo delle larghe intese? L’Imu verrà tolta?

Il primo punto è che a giugno gli italiani non pagheranno la prima rata della nuova Imu. Il secondo punto è che noi ci batteremo perché gli italiani non la paghino più. La tassa sulla casa ha colpito duramente la nostra economia su due fronti: da un lato ha dato un colpo durissimo all'edilizia e a tutti i settori vicini, e dall’altro ha depresso i consumi delle famiglie, prosciugando le tredicesime dell'anno scorso. La cosa non deve ripetersi: è una valutazione che unisce tutte le persone di buon senso.

Abbiamo capito che sull’Imu il PdL si gioca la faccia. Su quale altro provvedimento il centrodestra è pronto a far cadere il governo, se non otterrà che passi la sua linea?

Nessuna minaccia, nessun diktat, nessun ultimatum: ma una determinazione forte a realizzare quei 5 punti programmatici che il premier Letta ha inserito nelle sue dichiarazioni al Parlamento. Su quel terreno saranno gli italiani a giudicarci tutti.

Non le pare eccessiva l’attenzione dell’Ue sull’abolizione dell’Imu? A dar man forte a Franceschini e Del Rio ci ha pensato infatti un portavoce della Commissione Europea. Secondo lei perché la stessa attenzione non è stata data al reddito sociale di cui ha parlato Letta e che varrebbe tra i 9 e i 10 mld all’anno contro i 4 dell’Imu?

Non è il momento di polemiche per l'Italia, ma di richieste ragionevoli e praticabili. Così come Francia e Spagna hanno ottenuto margini di respiro rispetto ai parametri europei, anche a noi il buon senso suggerisce di garantire spazi a una politica espansiva, che eviti l’aggravarsi della recessione. Giova a tutti: a Roma, Parigi, Madrid, e anche a Bruxelles.

di Marco Fontana - Pubblicato da La Voce della Russia

Commenti
Non ci sono commenti a questo post