Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
05 agosto 2011

Il Fazio(so)

"Voglio sperare che una rete forte come Rai3 non perda il suo punto di riferimento, voglio credere che la Rai faccia di tutto per trattenere Paolo Ruffini". Con queste parole coerentemente con la calura estiva Fabio Fazio(so) lancia un salvagente, non si sa se più per se stesso o per il suo affezionato 'compagno' di viaggio, affinchè la politica, gli scalfariani 'repubblichini' trattenga l'ennesimo 'sultano rosso' in Rai.

 

L'ecumenico Fazio(so) continua ricordando come lavora "da otto anni con Paolo Ruffini, che mi ha riportato in Rai dopo l'ostracismo: gli sono enormemente affezionato. Ma, al di là della questione personale mi chiedo come si fa a privarsi con

leggerezza di professionisti che portano risultati, che svolgono il loro mestiere nel migliore dei modi. Bisogna fare di tutto

per trattenere Ruffini".

 

Ora quale grande contributo ha dato all'informazione italiana Paolo Ruffini? Avrà risanato i conti di Rai3? Avrà migliorato il servizio pubblico regionalizzando l'informazione, commissionando documentari, inchieste, compiendo scoop internazionali che hanno portato a riconoscimenti da tutto il mondo? Avrà messo un freno ai cachet esorbitanti? Assolutamente no: l'unico suo merito è quello di aver contribuito a rendere Rai3 un circo, anzi un'arena dell'anti-berlusconismo. Un'arena tanto più inaccettabile se solo si pensa che viene finanziata con il canone da tutti i contribuenti.

 

Sotto la direzione di Paolo Ruffini nascono, infatti, numerosissimi programmi, tra i quali Ballarò con Giovanni Floris, Che tempo che fa con Fabio Fazio, Enigma, Il caso Scafroglia con Corrado Guzzanti, Non c'è problema, Screensaver, Dove osano le quaglie, Tintoria, Dammi il tempo, In ½ h con Lucia Annunziata, W l'Italia, Parla con me con Serena Dandini e da ultimo il Rotocalco Televisivo di Enzo Biagi. Insomma i nomi dei programmi parlano da sè della loro matrice.

 

Insomma grazie a Ruffini, che oggi l'imitatore genovese ci ricorda abbandonerebbe la Rai "per esasperazione", abbiamo avuto Rai3 tramutata da rete schierata ideologicamente a sezione di partito. Spero quindi che l'Sos cada nel vuoto e che l'addio di Ruffini, maggiordomo e addetto stampa del centrosinistra, dovrebbe essere salutato dagli italiani di buon senso con un "ballarò", con un "W l'Italia", ma soprattutto suggerendo un nuovo programma: "'Enigma Italia - L'unico paese dove Sua Emittenza Pubblica è rossa dalla punta dei capelli a quella dei piedi tranne quando dovrebbe arossire dalla vergogna".

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