Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
01 ottobre 2013

Crisi di governo: tra i due litiganti il terzo paga

Tra i due litiganti il terzo paga. Come sempre tocca al Paese e ai cittadini saldare il salato conto della politica. Non usa mezzi termini il presidente nazionale di FAI-Conftrasporto, Paolo Uggè, per definire il quadro politico italiano dopo il terremoto provocato proprio in queste ore dalle dimissioni dei Ministri appartenenti al Popolo della Libertà. “La Voce della Russia” gli ha posto delle domande molto dirette a cui ha risposto con chiarezza di esempi e di vedute.

- Che idea si è fatto della crisi di governo attualmente in corso?

- Rischierei di essere parziale entrando nel merito, prendo però atto che ci sono due posizioni in campo, entrambe portatrici di colpe. È una situazione veramente grave perché in un momento come questo il rischio è che si blocchi tutto. Ad esempio quale legge di stabilità verrà scritta adesso? Verranno recepiti i consigli che avevamo fornito come sindacati? Nel decreto sulla Pubblica Amministrazione, ad esempio, erano state recepite delle istanze degli autotrasportatori: che fine faranno? Siamo molto preoccupati, perché n questo modo si dà il colpo di grazia alla ripresa.

- Si sa che l’autotrasporto è un nodo centrale per lo sviluppo economico del Paese. Eravate riusciti ad aprire un dialogo con il governo Letta?

- Farei un discorso più in generale verso tutti i Governi. Nel nostro piccolo da sempre indichiamo delle iniziative concrete che possono portare dei risparmi oggettivi e un sensibile recupero di risorse. Un esempio è quello dello sportello unico doganale, finalizzato ad una maggiore efficienza. Oggi intervengono 18 organismi controllori che lavorano 6 ore al giorno (negli altri Paesi, invece, operano 24 ore al giorno). Il carico burocratico che crea questa struttura elefantiaca scoraggia chiaramente il passaggio nei porti italiani, con una perdita ingente di entrate. E’ mai possibile che se qualcuno (anzi, un soggetto qualificato) propone una soluzione, nessuno si impegni fattivamente per risolvere il problema? Ci sono modalità per recuperare risorse e competitività, ma non vengono percorse. È una scelta gravissima che porta il Paese sempre di più alla deriva.

- E sul fronte europeo va meglio?

- Assolutamente no. All’Italia manca il peso specifico di un Governo stabile e credibile. Se non si ha una voce autorevole come si possono battere i pugni per ottenere rispetto e finanziamenti? L’Italia avrebbe tutte le caratteristiche per diventare piattaforma logistica europea, invece oggi è l’esatto contrario - siamo noi dipendenti dai servizi logistici dei nostri partner europei. Secondo il Piano della Logistica del 2012, esiste una distorsione del traffico verso gli altri Stati membri dell’Ue pari al 30% dei traffici destinati al bacino di utenza del nostro Paese, con perdite in termini di dazi (-570 milioni di euro), Iva (-4 miliardi), tasse portuali (-143 milioni) .

- Il Governo Letta ha recepito la Direttiva Eurovignette nel mese d’agosto, quando nessuno era attento. Si tratta di un vero e proprio colpo ferale per gli autotrasportatori?

- Assolutamente sì. Si tratta di una direttiva relativa alla facoltà dei Paesi membri di introdurre sistemi di tassazione per l‘uso delle infrastrutture stradali da parte dei veicoli pesanti. Per effetto delle modifiche introdotte, gli europedaggi potranno andare a coprire anche i costi esterni dell’inquinamento e del rumore. Questa compensazione potrà portare ad una maggiorazione fino al 175% della tariffa per la congestione nelle ore di punta dei traffici e si potranno prevedere maggiorazioni nei tratti montani. Si capisce bene come si tratti di una scelta scellerata che può portare per un veicolo “anziano”, che percorre una tratta in territorio montuoso, ad una sovratassa di 32€ ogni 100 km. Una cifra che andrà a ricadere anche sui consumi, con degli effetti recessivi pericolosissimi. Insomma anche l’Ue deve comprendere il momento di crisi ed evitare di esercitarsi nell’arte di scrivere norme che causeranno poi effetti nefasti sulla cittadinanza.

di Marco Fontana - Pubblicato su La Voce della Russia

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