Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
19 agosto 2011

Tra consulenze e incarichi esterni un conto da 40 milioni per il 2010

Pubblicamente osteggiate, spesso additate come valvola di sfogo del clientelismo di certa politica, eppure sempre al riparo da tagli radicali annunciati e ancora da realizzare. Un po’ come è successo nel 2010, quando il conto delle consulenze e degli incarichi esterni affidati dagli enti locali piemontesi ha ripreso la propria corsa arrivando a sfondare il muro dei 40 milioni di euro. Per l’esattezza, 40.911.238, 34 euro, come riportato nella sua ultima relazione dalla Corte dei Conti piemontese.

Una crescita abbastanza contenuta rispetto al 2009, con un aumento che ha superato di poco il mezzo milione di euro, ma certamente più sensibile rispetto al 2007, quando ci si era fermati sotto quota 31 milioni. L’anno nero è stato invece il 2008, con un conto totale di 49,3 milioni. E se da un lato le Asl hanno ridotto la propria spesa - nonostante questa incida per il 44,9 per cento sull’intero settore pubblico piemontese, con un impegno di oltre 18 milioni di euro - il 2010 è stato anche l’anno della crescita degli incarichi esterni di Comune e Regione.

In particolare, Palazzo Civico, che nel 2009 si era accontentato di 708mila euro, nel 2010 ha più che raddoppiato il proprio stanziamento, portandolo a un milione e 791mila euro. «Tutto si dipende da come si fanno i conti - ribatte il direttore generale della Città, Cesare Vaciago - perché se si includono gli incarichi professionali dei progettisti il numero dei progettisti viene sfalsato». E in tempi di vacche magre, con la spada di Damocle di una manovra che potrebbe incidere per 140 milioni sul bilancio di Torino, c’è da scommettere che quello delle consulenze sarà uno dei primi capitoli di spesa ad essere toccato. «Nel bilancio di previsione del 2011 - assicura il city manager - le consulenze sono già inferiori alle previsioni della finanziaria, parametrate sul 20 per cento di quanto speso nel 2009». Un’operazione di rifinitura dei conti con la quale è alle prese anche la Regione Piemonte, che nell’anno di interregno tra la giunta Bresso e quella Cota ha visto i propri incarichi esterni crescere del 36,69 per cento, con un trend della spesa pari al 35,45 per cento, a quota 3 milioni e 808mila euro. «Ma da quando ci siamo noi - ha sottolineato l’assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia - l’ente ha tagliato le consulenze e il bilancio parla chiaro: in un anno ha ridotto di un milione e mezzo di euro le consulenze dell’organo politico, passando dal 1.757.000 euro sul bilancio Bresso ai 757mila euro nell’assestamento 2010, fino ai 209mila nel 2011».

di Paolo Varetto da CronacaQui

 

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