Marco Fontana
Marco Fontana
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
01 settembre 2011

Il Comune di Torino è strangolato dai debiti anche per l'agenzia di rating Fitch

Da tempo sottolineavo l'assenza di una specifica strategia per ripianare la voragine di bilancio lasciata dal suo predecessore Sergio Chiamparino (e non solo per realizzare il metrò, cosa che è stata fatta anche da altri enti locali tra i quali il più virtuoso è paradossalmente Napoli N.d.R.) da parte del primo cittadino di Torino, Piero Fassino. Ora a confermare i miei dubbi arriva la notizia di una due diligence dell'agenzia di rating Fitch che pur confermando una classe "A+" per i conti di Torino, declassa le prospettive future del Comune da facendole passare da "stabili" a "negative". Sarebbe tutta colpa del debito accumulato in questi anni dalle giunte di sinistra che è arrivato ormai a sfondare ampiamente i 4 miliardi di euro.

Fassino dal canto suo continua a fare 'orecchie da mercante', affermando anche di fronte all'evidenza che la valutazione negativa di Fitch è colpa dei tagli del governo. Una bugia dalle gambe corte e dal naso collodiano visto che prima di tutto anche lui sa perfettamente che il tutto nasce da un saldo di bilancio dove il rapporto tra debiti  e entrate è ormai prossimo al 250%, quando nel 2006/07 era del 250% (cioè ad Olimpiadi già avvenute e ad investimenti già effettuati, tra i quali anche gran parte del metrò N.d.R.) e in seconda istanza perchè i tagli della monovra non sono ancora entrati in vigore, visto che si stanno ancora discutendo addirittura nella Commissione Bilancio del Senato.

L'amministrazione cittadina si sta comportando come un funambolo: cercando di rimanere in piedi, senza alcun sacrificio. Fassino pretenderebbe di mantenere i servizi a spese dello Stato e con saldi invariati su consulenze, partecipate farlocche, postifici, numero di dipendenti pubblici. La verità è che così non si può andare avanti ed è ora della responsabilità. Negli anni sono stati introdotti numerosi tributi dal centrosinistra , dalle addizionali alla passaggio da tassa a tariffa per i rifiuti, fino al carico quasi completo dei costi dei servizi in capo ai privati, eppure non riescie più a far fronte a tutte le spese. Vorrà dire qualcosa? Qualcuno si assumerà un qualche tipo di  responsabilità? Non è possibile sentire Fassino blaterare contro il Governo sulla manovra, dicendo che è ora di sacrifici, e poi quando scende tra i torinesi che l'hanno votato, non riesce a mettere in campo una strategia di risparmio sensata.

E intanto i conti di Torino assomigliano sempre di più alle sue strade martoriate dalle voragini che si aprono qua e là a macchia di leopardo a causa dell'incuria comunale. Almeno i debiti servissero per avere strade asfaltate adeguatamente!

di Marco Fontana

Commenti
Commento di: admivaPeene
molto buono
e cosi facile da capire