Fassino manifesta contro se stesso

La partecipazione di Fassino è realmente da barzelletta in quanto manifesta sostanzialmente contro se stesso. 

Dico questo dopo aver letto alcune sue dichiarazioni nelle quali afferma che la manovra voluta dal governo è iniqua perché a suo dire ‘non tocca i meccanismi di indebitamento che ci hanno portato fin qui’. Ora visto che fino a ieri è stato seduto in Parlamento ed ha anche rivestito alcuni incarichi di governo forse avrebbe fatto meglio a tacere visto che alcuni di quei meccanismi magari ha anche contribuito a crearli. Ancor di più avrebbe fatto bene a tacere visto che rappresenta il Comune più indebitato d’Italia e ad oggi non ha presentato uno straccio di piano di rientro per un ente locale che sta per essere declassato dall’agenzia di rating Fitch.

Ci vuole coerenza nella vita e l’attuale primo cittadino ha dimostrato di non averne e di preferire invece continuare a fare il ‘parlamentare per corrispondenza’ dal Comune di Torino. Sfilare oggi accanto ad anarchici, no global, no tav sicuramente non è una bella pagina per un sindaco che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini torinesi.