In Italia è un vizietto noto da tempo immemore, ma è un paradosso per le Istituzione europee, le quali non lesinano mai critiche al Belpaese pur praticando la medesima penosa abitudine. E di fallimenti l'UE ne ha incassati parecchi dall'entrata in vigore dell'euro. Non si può non pensare alla crisi greca, gestita dalla Troika in modo imbarazzante, con l'annessa cura-avvelenamento i cui effetti vengono oggi pagati a livello umano dagli ellenici a livello economico da tutti i cittadini europei (gli italiani sganciano 65,8 miliardi, secondo Exane-Bnp Paribas). Naturalmente tutto verrà restituito con i dovuti interessi, per carità, ma intanto paga Pantalone, come dicono da noi. Così, gli eurocrati illuminati che ambiscono a sostituirsi alla sovranità politica dei singoli Stati hanno commesso un grave sbaglio: proprio nella crisi greca si amplifica tutta la loro presunzione, ad esempio l'essere stati alla fine degli anni Novanta eccessivamente ottimisti nel decidere di far entrare nell'euro la debolissima Grecia, poi l'essere stati colpevolmente incapaci nel prevenirne il crack e infine il gestirlo senza quel minimo di umanità che si pretenderebbe da un sistema che vorrebbe chiamarsi federalista.
Europa come l'Italia: chi sbaglia non paga mai
Tra Italia ed Unione Europea esiste almeno un minimo comune denominatore: il fatto che chi sbaglia non paga mai. Un salvacondotto si trova per chiunque abbia fallito, dopo essere giunto nella stanza dei bottoni della politica o dell'alta finanza.
Vogliamo poi parlare di questi ultimi gloriosi anni di politica estera comunitaria? Per tratteggiare il declino dell'Occidente sia a livello valoriale che militare, basterebbe citare l'appoggio dato alle "primavere" arabe, alla guerra di "liberazione" libica capitanata da Sarkozy, alla gestione della crisi ucraina e all'inerzia di fronte all'avanzata dell'Isis in Sira. Eppure dopo aver contribuito a far diventare una polveriera il Medio Oriente e ad aver quasi innescato una conflitto con la Russia — pericolo per adesso scongiurato grazie alla pazienza e all'acutezza di Putin — si vedono gli stessi personaggi all'interno della Nato e dell'Onu che declamano sentenze morali e politiche a tutti gli altri Paesi del mondo. Forse prima di Internet si potevano ancora biancheggiare a piacimento le pagine di storia, ma oggi in molti aprono gli occhi e comprendono che gli imperi del bene e del male possono scambiarsi i ruoli piuttosto velocemente, anzi forse non sono neanche mai esistiti, perchè luci e ombre ci sono ovunque.
di Marco Fontana - Pubblicato da Sputnik Italia