L’analisi di Max Hastings: la produzione militare di Europe e USA arranca pericolosamente
Il britannico Max Hastings, scrittore ed ex caporedattore di Daily Telegraph e London Evening Standard, ha pubblicato un’analisi impietosa delle condizioni dell’industria bellica euroatlantica. La sua denuncia in realtà è indirizzata contro l’assenza della volontà politica di ridare la linfa necessaria a tutto il comparto. Senza una strategia di lungo termine e che coinvolga cifre importanti - e se non si comincia subito ad approvare le commesse - il futuro dei Paesi NATO sarà sempre più minacciato dalle potenze quali la Russia e soprattutto la Cina.
E invece da Washington e da Bruxelles si sentono solo belle parole, vuote però di reale determinazione politica. I problemi derivano anche dall’attuale struttura industriale delle due sponde dell’Atlantico. In Europa i prezzi delle materie prime stanno diventando proibitivi e le politiche commerciali delle grandi compagnie si rivelano contraddittorie e controproducenti. Negli USA i pochi colossi rimasti in piedi sono interessati a occuparsi soltato di grandi progetti altamente lucrativi, tralasciandoe ciò che servirebbe davvero agli eserciti occidentali nel contesto odierno.
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