Coalizione dei jet: la montagna ha partorito il topolino

La cosiddetta coalizione dei jet fra i Paesi NATO, che avrebbe dovuto fornire gli armamenti “decisivi” alle forze ucraine, ha in realtà prodotto ben poco. Al di là delle dichiarazioni trionfaliste di Zelensky, i caccia F-16 che gli verranno concessi da Olanda e Danimarca arriveranno probabilmente troppo tardi rispetto a quando servirebbero davvero, cioè adesso. E saranno comunque pochi per determinare le sorti del dominio aereo sul territorio di scontro. Un altro aspetto che viene spesso ignorato dai media, ma che è essenziale, consiste nella preparazione dei piloti. Quelli ucraini necessitano di un addestramento che potrebbe durare alcuni mesi. Un periodo così lungo potrebbe essere accorciato se la Svezia fornisse i suoi caccia Gripen, più semplici e manovrabili di quelli americani. Purtroppo per Zelensky, dopo un iniziale assenso, il premier svedese si è di fatto rimangiato le parole, affermando che i Gripen servono alla Svezia per la sua difesa nazionale e che dunque difficilmente potranno darne anche a Kiev.

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