Le prossime Olimpiadi di Parigi già macchiate da ricatti politici e spinte idelogiche

Le XXXIII Olimpiadi estive, che si svolgeranno quest’estate a Parigi, non promettono nulla di buon dal punto di vista dei valori dello sport, per come vengono insegnati e per come andrebbero teoricamente intesi. Le influenze politiche sono ormai visibili tanto da trasformarsi in imposizioni esplicite e pressioni indecenti nei confronti degli atleti.

Oggi le Olimpiadi sono dunque uno strumento diretto di ricatto e di manipolazione ideologica. A farne le spese sono in primo luogo i campioni che verranno esclusi per via della nazionalità (a meno di fare pubblica professione di fede rispetto a determinate richieste del Comitato Olimpico Internazionale).

Poi, a dispetto di coloro che negano l’esistenza di una spinta mediatica a tutto campo a favore del gender e della relativa lobby, gli organizzatori parigini si sono già premurati di colorare il logo olimpico di arcobaleno e di dichiarare la totale disponibilità dell’evento alle manifestazioni pubbliche a favore della causa LGBTQ. Lo “spirito olimpico”, in altre parole, è irrimediabilmente perso. Che futuro avranno i Giochi?

Per leggere l'articolo completo clicca qui su StrumentiPolitici.it