Marco Fontana
Circoscrizione 4
La voce delle Circoscrizioni
Circoscrizioni di Torino
18 agosto 2011

Miasmi e puzze invadono le vie dei quartieri Parella, Borgo Vittoria, San Paolo e Campidoglio

È ormai da alcune sere che sono tornati a farsi sentire nei quartieri Parella, San Paolo e Campidoglio e Borgo Vittoria i miasmi e le puzze provenienti dagli impianti di smaltimento dei rifiuti della zona Druento-Pianezza. E tutto questo nonostante nel periodo elettorale Sergio Chiamparino e Antonio Saitta avessero a più riprese rassicurato i torinesi: non solo l’Arpa aveva trovato il colpevole, “la discarica di Castagna”, ma a seguito di qualche commissione consiliare, ovviamente gettonata, pareva che la politica fosse pronta a risolvere il problema in tempi rapidi. Oggi si scopre che era il solito “pacco elettorale”. Se non fosse raro vedere immondizie abbandonate per terra si direbbe di essere a Napoli. 

Il nuovo consiglio comunale è ormai insediato da tre mesi eppure l’aria notturna di piazza Massaua, corso Bernardino Telesio, piazza Sabotino, corso Francia e del centro commerciale LeGru continua a restare irrespirabile. Un acre fetore cala puntualmente all’arrivo della sera, su quasi metà del comune di Torino, rendendo una bella fetta della città un’immensa discarica a cielo aperto. Alla faccia dei festeggiamenti dei 150anni d’Unità d’Italia.
 
Una domanda sorge spontanea: visto che questi odori sono uguali a quelli che da anni lamentano i borgaresi e mappanesi a causa dell’impianto di compostaggio ospitato nel loro territorio, non è che l’Arpa abbia preso male la mira nella fretta elettorale di rintracciare un responsabile?
 
L’“asfissia maleodorante” subita dai torinesi non potrebbe essere causata dal nuovo impianto per il trattamento dell’organico realizzato di recente a Druento? Una struttura gemella a quella sita nel Comune di Borgaro, seppure di più recente fabbricazione, portatrice quindi potenzialmente dei medesimi difetti. Difetti che tengo a precisare Amiat non è mai riuscita a risolvere in quel di Borgaro neppure investendo milioni di euro in opere di revamping.
 
Peraltro bisognerebbe chiedersi come mai la commissione provinciale che a suon di gettoni di presenza aveva dato il via libera alla realizzazione di quel secondo impianto non si sia preoccupata di verificare come mai in tutti gli altri paesi europei strutture quali quelle di Borgaro e Druento vengono preferibilmente costruite in piena campagna, ben distante dai centri abitati. Se non arrecassero disagi quali quelli ‘apprezzati’ fino ad oggi nel torinese, perché prendersi un tale disturbo?
 
di Marco Fontana
Commenti
Commento di: Giulia
che cosa respiriamo?
Vivo in via Cibrario,ho un bambino di un anno, questa puzza nauseante che si sente ogni sera, al di là del disagio che comporta, è anche tossica? cosa stiamo realmente respirando? A me causa mal di testa e nausea...non penso che sia proprio sana! Come posso sapere se far crescere qui mio figlio o no? Chi è in grado di darmi una risposta? Grazie